Il premier irlandese Micheal Martin ha messo in guardia contro una possibile “spirale” che minaccia la pace in Irlanda del Nord, dopo una decina di giorni di violenze, in un clima di tensioni alimentate dalla Brexit.
Nel giorno del 23° anniversario dell’Accordo del Venerdì Santo che nel 1998 pose fine al conflitto pluridecennale tra repubblicani, principalmente cattolici, a favore della riunificazione con l’Irlanda, e protestanti unionisti, ferventi difensori dell’appartenenza al Regno Unito, “abbiamo il dovere - ha sottolineato Martin - di non entrare in una spirale che ci riporti agli anni bui degli omicidi settari e della discordia politica.”
Per diversi giorni l’Irlanda del Nord è stata scossa da violenze senza precedenti da diversi anni, soprattutto nelle zone lealiste a maggioranza protestante dove le conseguenze dell’uscita dall’Ue alimentano un sentimento di tradimento e amarezza. Decine di agenti di polizia sono rimasti feriti negli scontri.