Il 30 maggio il presidente statunitense Joe Biden ha autorizzato l’Ucraina a colpire, a determinate condizioni, obiettivi in territorio russo usando armi fornite dagli Stati Uniti, ha affermato un funzionario di Washington.
“Kiev potrà usare le armi statunitensi se servirà a difendere la regione di Charkiv”, ha aggiunto la fonte, precisando che gli Stati Uniti rimangono contrari a colpire il territorio russo in profondità.
Il 29 maggio il segretario di stato statunitense Antony Blinken aveva dichiarato, nel corso di una visita in Moldova, che gli Stati Uniti hanno modificato la loro posizione riguardo agli attacchi ucraini in territorio russo, senza fornire ulteriori dettagli.
Nei giorni scorsi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva chiesto ai paesi membri di rimuovere le restrizioni che “ostacolano le capacità militari dell’Ucraina”. E l’appello sembra aver funzionato.
Tra i principali paesi europei, anche la Germania si è ufficialmente esposta. Stando a quanto trapela a Berlino, la dichiarazione del governo tedesco che autorizza Kiev all’uso di armi tedesche in Russia arriva dopo consultazioni a livello dei consulenti di sicurezza nazionale, avvenute fra il 29 e il 30 maggio, nell’ambito della quadrilaterale Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania.