Tra affondi, scivolate (da parte di Donald Trump) e momenti di tensione, il primo duello televisivo durato un’ora e mezza tra Kamala Harris e Donald Trump è andato in scena a Filadelfia.
Nel complesso Harris è riuscita a mettere all’angolo il suo avversario in diversi momenti, con calma e determinazione ma anche rubandogli alcune delle sue espressioni più colorite. Come quando lo ha accusato di “aver venduto gli Stati Uniti alla Cina” con la sua politica dei chips e di essere amico di dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un. Con il leader nordcoreano “si scriveva lettere d'amore”, ha sottolineato con un tono sarcastico.
E l’amicizia con il leader del Cremlino è stato uno dei temi di politica estera sul quale la vice presidente ha attaccato più duramente. “Se Trump fosse presidente Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sull’Europa”, ha incalzato la democratica provocando il tycoon dichiarando che “i leader stranieri gli ridono dietro. Sei amico di un dittatore che ti si mangerebbe a colazione”.
Decisa anche sull’aborto – “il governo e soprattutto Donald Trump non dovrebbero dire ad una donna cosa fare con il suo corpo” - tema caldo della campagna sul quale il tycoon è, invece, scivolato affermando che i democratici vogliono consentire l’aborto nel “nono mese” di gravidanza e confondendo la Virginia con la West Virginia.
La strategia di Harris è stata anche quella di ricordare agli americani che il tycoon è già stato presidente con risultati, a suo parere, disastrosi.
The Donald da parte sua ha sfoderato i classici della sua retorica: da Harris “marxista che ha distrutto il paese con politiche che sono folli” ad Harris anti-Israele che distruggerà il Paese entro due anni dal suo insediamento. Ma a tratti è sembrato irritato e nervoso, ha alzato la voce ed è andato in confusione di fronte alla calma serafica dell’avversaria. E oltre all’uscita infelice sull’aborto è anche caduto in una gaffe ripetendo la falsa teoria cospirativa secondo cui gli immigrati haitiani mangiano i gatti domestici degli americani.