Viviamo nella “Doctrine of Trumpal Infallibility: siamo governati da uomini che non riconoscono mai l'errore, non sono capaci di scusarsi e, soprattutto, non imparano mai dai loro errori.
Prendiamo il caso della Federal Reserve. Con l’arrivo della crisi finanziaria del 2008, la Banca centrale statunitense, guidata in quel momento da Ben Bernanke, ha intrapreso azioni straordinarie. Ha tagliato i tassi di interesse a zero e "stampato moneta" su larga scala, acquistando titoli per miliardi di dollari e creando, così, nuove riserve bancarie. Numerosi esperti avevano a quel punto prefigurato scenari da iperinflazione. Che, però, non sono poi accaduti.
Che male c’è. Chiunque può compiere errori di previsione. Certo, se gli errori sono sistematici, la credibilità personale ne risente. Ma è decisamente peggio non riuscire mai ad ammettere i propri errori e a non imparare da questi. Così facendo, peraltro, aumentano le probabilità di continuare a ripetere sempre gli stessi errori. Ecco, le persone con quel difetto di carattere non dovrebbero mai essere poste in posizione di responsabilità nel settore pubblico.
https://www.nytimes.com/2017/10/23/opinion/federal-reserve-john-taylor.html