Trump: “L'economia Usa è l’invidia del mondo"

Patriottismo, economia e politica estera al centro del discorso sullo stato dell'Unione del presidente Usa, che ha anche lanciato un appello all'unità. Ma sui migranti non molla: "Costruiremo il muro col Messico"

Trump: “L'economia Usa è l’invidia del mondo"

"Dopo 24 mesi di rapido progresso la nostra economia è l’invidia del mondo, il nostro esercito è il più potente sulla terra e l’America sta vincendo giorno dopo giorno". Sì è espresso così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo discorso al Congresso sullo Stato dell’Unione. "La mia agenda di questa sera non è un’agenda repubblicana o democratica – ha poi aggiunto Trump - è l’agenda del popolo americano".

Un discorso che parte da un appello all’unità nazionale: "Abbiamo un potenziale illimitato, voglio lavorare con il nuovo Congresso. Dobbiamo governare non come due partiti ma come un solo Paese". Salvo, poi, tornare sull’argomento più contestato al Senato. "Farò costruire il muro col Messico", è la promessa di Trump sul nodo migranti. "Oggi – ha detto – vi chiedo di difendere la nostra frontiera meridionale che è molto pericolosa come un atto d’amore e devozione nei confronti dei nostri cittadini e del nostro Paese. Siamo di fronte a un’emergenza nazionale". Il muro, nell’idea di Trump, sarà "di acciaio intelligente, strategico e che consente di vedere dall'altra parte", non un semplice muro di cemento.

Durante il discorso Trump ha confermato che incontrerà nuovamente il leader nordcoreano Kim Jong-un. "Se non fossi stato eletto presidente degli Stati Uniti oggi saremmo in guerra con la Corea del Nord, con il rischio di milioni di persone uccise". L’incontro si terrà il 27 e 28 febbraio in Vietnam.

Il presidente Trump ha, quindi, evidenziato come gli Stati Uniti abbiano lanciato una "rivoluzione" nel campo dell’energia e che il Paese è ora il numero uno al mondo come produttore di petrolio e gas naturale. Poi ha aggiunto: "Il furto dei posti di lavoro e della ricchezza americana è finito", avvvertendo la Cina che il nuovo accordo commerciale dovrà includere "la fine delle pratiche commerciali scorrette, la riduzione del nostro cronico deficit commerciale e la protezione dell’occupazione statunitense". Il presidente ha anche chiesto al Congresso di dargli più potere sull’imposizione dei dazi.

Durante il discorso sullo Stato dell’Unione Donald Trump si è congratulato con le tante donne entrate in numero record nel nuovo Congresso americano e ha elogiato il loro ruolo crescente nel mondo del lavoro. Ecco, forse, questo è l’unico vero momento "bipartisan" del discorso.

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