Disse Michael Moore nel 2016: “Donald Trump vincerà”. Sappiamo come è poi andata. Dice Moore nel 2020: “Siete pronti a essere battuti di nuovo da Trump?”. Ma cosa è successo questa volta per indurre il regista a dichiarare che Trump sta volando verso un'altra (clamorosa) vittoria?
Semplice, Moore ha il polso della situazione nella working class statunitense. Detesta Trump come nessun altro al mondo, ma racconta quello che vede. Ovvero che il presidente Usa fa la trottola e va negli Stati in bilico.
L’altro termometro che misura la temperatura degli Stati Uniti è Wall Street, sebbene ci sia una divergenza tra quello che fanno i trader e il mondo della produzione. Dal picco negativo di marzo toccato con il lockdown, Wall Street ha guadagnato il 56%, i due indici principali, S&P 500 e Nasdaq, viaggiano al massimo storico.
Biden continua intanto a guidare la corsa con 6.9 punti di vantaggio nella media nazionale di Real Clear Politics, ma aumentano i segnali di un suo cedimento. L’ultimo sondaggio di Reuters/Ipsos (svolto tra il 19 e il 25 agosto) mostra una flessione in alcuni strati dell’elettorato e un effetto zero della convention democratica sui consensi.