Il Partito socialista del primo ministro Edi Rama ha vinto con circa il 50% delle preferenze le elezioni generali in Albania, considerate un test chiave nel percorso del piccolo Paese balcanico verso l’adesione all’Ue.
Rama - nel 1998 ministro per la cultura, nel 2000 sindaco della capitale Tirana e dal 2013 primo ministro - conquista dunque un terzo mandato, il capo di governo più longevo del post-comunismo, alla guida di un Paese per 12 anni consecutivi: un traguardo che nessuno aveva mai raggiunto da quando l’Albania tenne le sue prime elezioni multipartitiche nel 1991 dopo decenni di governo comunista monopartitico.
Il premier uscente aveva chiesto tempo per completare i progetti infrastrutturali interrotti dalla pandemia e per continuare a ricostruire le migliaia di case distrutte dal potente terremoto alla fine del 2019 (una ferita che aveva lasciato 51 morti e decine di migliaia di sfollati).
Potrà poi concludere la campagna di vaccinazioni che dovrebbe consentire di immunizzare, entro la fine di maggio, 500 mila dei 2,8 milioni di albanesi e rilanciare l’industria del turismo, che è stata duramente colpita dalla crisi sanitaria.
Ma i suoi oppositori lo accusano di legami con la corruzione organizzata e brogli nelle precedenti elezioni.