La sostenibilità conviene pure alla finanza. Una simualzione della Banca d’Italia mostra che dal 2011 a oggi, un portafoglio titoli di imprese a ridotte emissioni di CO2 avrebbe garantito un rendimento del 12% in più rispetto a un portafoglio composto da aziende ad alta intensità di emissioni.
E’ quanto emerso in occasione del 14° Forum internazionale di giornalismo ambientale organizzato a Firenze da Greenaccord e dai ministeri degli Esteri e dell’Ambiente.
Non per caso i collocamenti di obbligazioni “green” nel mondo sono più che decuplicati in appena 5 anni e negli Stati Uniti il valore dei portafogli gestiti da fondi “fossil-free” è cresciuto del 700% tra 2014 e 2016.
“Ormai si è capito che la transizione può essere un’opportunità di business – spiega Enrico Giovannini , portavoce dell’Alleanza italiana sviluppo sostenibile - Ogni anno il bilancio dello Stato trasferisce al settore privato 16 miliardi in sussidi dannosi per l’ambiente e 15 a favore dell’ambiente”.