Nel 2023 il pianeta ha perso una superficie di foresta pluviale tropicale equivalente a dieci campi da calcio al minuto, nonostante i progressi registrati in Brasile e in Colombia.
In totale sono andati persi 3,7 milioni di ettari di foresta vergine, un’area grande quanto la Danimarca, secondo un recente rapporto del World resources institute (Wri), realizzato in collaborazione con l’università del Maryland, che si concentra sulle foreste tropicali, più soggette alla deforestazione volontaria e molto importanti per la biodiversità e per la capacità di assorbire il carbonio.
La cifra di 3,7 mln comprende le perdite dovute a varie cause: deforestazione per fare spazio all’agricoltura, sfruttamento forestale, distruzione accidentale e incendi.
In pratica, la perdita di superficie forestale si è ridotta del 9 per cento rispetto al 2022, grazie a un netto miglioramento (come detto) in Brasile e in Colombia compensato, tuttavia, quasi del tutto da peggioramenti in altri paesi (tra cui Bolivia, Laos e Nicaragua).
“L’anno scorso il mondo ha fatto due passi avanti e due indietro”, ha commentato nel corso di una conferenza stampa Mikaela Weisse del Wri.