Sotto le pressioni di Stati Uniti, Brasile e perfino Germania, la Commissione europea ha proposto il 2 ottobre di rinviare di un anno, alla fine del 2025, l’entrata in vigore del nuovo regolamento contro la deforestazione, nonostante le proteste delle ong ambientaliste.
Il regolamento per la protezione delle foreste avrebbe dovuto vietare a partire dalla fine del 2024 la commercializzazione nell’Ue di molti prodotti – tra cui cacao, caffè, soia, olio di palma, legno, carne bovina, gomma e carta – in caso di provenienza da terreni deforestati dopo il dicembre 2020.
Le aziende importatrici, considerate responsabili della catena di approvvigionamento, avrebbero dovuto dimostrare la provenienza dei prodotti combinando dati di geolocalizzazione forniti dagli agricoltori e immagini satellitari.
Il rinvio tuttavia dovrà essere confermato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo.
La normativa è considerata di fondamentale importanza dalle ong ambientaliste. “Rinviare la legge equivale a gettare un estintore dalla finestra quando l’edificio è in fiamme”, ha affermato l’ong Mighty Earth.
“I cittadini europei non vogliono prodotti della deforestazione sugli scaffali dei supermercati”, ha dichiarato Greenpeace.
“La decisione della Commissione arriva mentre c’è un allarme rosso sulla deforestazione”, ha affermato l’eurodeputata francese Marie Toussaint.