La marcia indietro del colosso delle bibite gassate. Coca-Cola ha abbandonato i propri target per il riciclo previsti per il 2030. A rivelarlo è ‘The Guardian’.
Nel 2022, Coca-Cola ha promesso che avrebbe venduto entro fine decennio il 25% delle proprie bevande in bottiglie di vetro oppure in bottiglie di plastica riutilizzabili o restituibili nei punti vendita. Ma a due anni da quella promessa, il gigante con sede ad Atlanta sembra aver rivisto la propria strategia.
Poco prima dell’ultimo vertice mondiale sull’inquinamento da plastica (che si è tenuto a fine novembre in Corea del Sud), l’azienda avrebbe cancellato la sezione del proprio sito web che conteneva gli obiettivi sugli imballaggi riutilizzabili.
Anche i target sull’utilizzo di materiali riciclati sembrano essere stati rivisti al ribasso. Fino a poche settimane fa, scrive il Guardian, Coca-Cola prometteva di “utilizzare il 50% di materiale riciclato nei nostri imballaggi entro il 2030”. Questa percentuale è stata rivista ora al “35-40% per gli imballaggi primari”, con un aumento dell’uso di plastica riciclata “al 30-35% a livello globale”.
Il passo indietro della multinazionale statunitense è nel mirino degli attivisti. “L’ultima mossa di Coca-Cola è una lezione magistrale di greenwashing. Ciò non fa che rafforzare la reputazione dell’azienda come principale inquinatore di plastica al mondo”, ha detto Von Hernandez, coordinatore globale della campagna Break Free from Plastic.