Clima, raggiunta un’intesa last minute alla conferenza Onu. Ma gli impegni presi non sono sufficienti

A Katowice, in Polonia, all’ultimo momento passa il sì alle regole per dare attuazione all’accordo di Parigi. Ma il fronte formato da Stati Uniti, Russia, Kuwait e Brasile blocca il rilancio dei progetti per tagliare le emissioni serra

Clima, l’intesa raggiunta alla conferenza Onu non salverà il Pianeta

Piuttosto che ascoltare la comunità scientifica internazionale alla conferenza sul clima (Cop24) di Katowice, in Polonia, hanno seguito gli equilibri incerti della politica internazionale. Così, dopo due settimane di negoziati, sono state adottate le regole per attuare l’accordo di Parigi del 2015 da parte dei delegati di 200 paesi, ma senza impegni chiari in tal senso.

Un’alleanza trasversale - tra Stati Uniti, Russia, Arabia saudita, Kuwait e Brasile - ha costretto i delegati Onu a una maratona supplementare dopo due settimane di trattative. Quando sembrava che la conferenza potesse chiudersi senza alcun tipo di accordo, nell’imprevisto supplemento di 24 ore è stato raggiunto un compromesso che conferma gli impegni di Parigi per arginare la minaccia climatica. Potrebbe sembrare un buon risultato, ma in realtà gli impegni finora presi dai vari Paesi non sono sufficienti: porterebbero a un aumento della temperatura globale di oltre tre gradi, il doppio rispetto all’incremento massimo concordato a Parigi. L’accordo del 2015 ha senso dal punto di vista climatico se si rispetta l’impegno alla progressione dei tagli delle emissioni serra. Ed è propria questa volontà collettiva che è venuta meno, dimostrando che i governi non hanno compreso l'effettiva dimensione dei rischi.

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha commentato (cercando di nascodnere la delusione sull'esito della Conferenza): "La scienza ha dimostrato che abbiamo bisogno di maggiore ambizione per sconfiggere il cambiamento climatico. D'ora in poi, le mie 5 priorità saranno: ambizione, ambizione, ambizione, ambizione e ambizione" riferendosi ai temi della mitigazione, dell'adattamento, della finanza, della cooperazione tecnica e dell'innovazione tecnologica.  

Greenpeace utilizza parole meno diplomatiche: "Nonostante due mesi fa l'Ipcc abbia lanciato un chiaro allarme, affermando che restano a disposizione solo dodici anni per salvare il clima del Pianeta, la Cop24 di Katowice si è conclusa senza nessun chiaro impegno a migliorare le azioni da intraprendere contro i cambiamenti climatici. Se è vero che è stato approvato un regolamento relativo all'applicazione dell'accordo di Parigi, a dispetto delle attese non è stato raggiunto alcun impegno collettivo chiaro per migliorare gli obiettivi di azione sul clima, i cosiddetti Nationally Determined Contributions (Ndc)".

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