In 25 giorni la nave cargo Kwai dell'Istituto Ocean Voyages ha liberato l'Oceano Pacifico di 40 tonnellate tra reti fantasma e oggetti di qualsiasi tipo fatti con la plastica. Killer capaci di uccidere ogni anno, per colpa dei loro materiali a base di nylon e polipropilene, 380 mila mammiferi marini.
"La tecnologia satellitare ha svolto un ruolo chiave nel nostro lavoro - ha spiegato Mary Crowley, fondatrice e direttrice esecutiva dell'Istituto - Ci ha dato la possibilità di usare una soluzione innovativa per la ricerca in aree come questa ad alto inquinamento da plastica".
"Le reti e gli altri detriti sono i segni di un inquinamento da plastica in aumento, che minaccia vita marina, ambienti costieri, navigazione, pesca, fauna selvatica e la nostra salute. Liberare l'oceano dalle mostruose reti fantasma è importante. Anche se spesso sono quelle piccole che uccidono balene e delfini strozzandoli", ha spiegato Crowley.