Trascurare la natura è un lusso che l'umanità non può più permettersi: nei prossimi 30 anni potrebbe essere compromesso l’accesso a cibo e acqua ad almeno 5 miliardi di persone. È lo scenario pubblicato sulla rivista Science a meno che l’atteggiamento dell’uomo nei confronti della natura non diventi più responsabile.
Il modello, che è stato realizzato dal gruppo di ricerca coordinato da Rebecca Chaplin-Kramer dell’Università statunitense di Stanford, si basa su dati satellitari che permettono di realizzare mappe su piccole scale per comprendere dove e come la natura può influenzare il benessere degli esseri umani.
Gli autori dello studio si sono concentrati in particolare su tre scenari, relativi al contributo della natura sulla qualità delle acque, la protezione delle coste e l’impollinazione delle piante nei campi coltivati. Dal modello emerge che l'impatto crescente dell’uomo sulla natura ne sta compromettendo gli ecosistemi.
Non ci resta – secondo gli autori dello studio - che modificare le nostre abitudini.