L’azoto è un fattore di rischio per gli ecosistemi meno dibattuto della CO2, ma altrettanto rilevante. Utilizzato principalmente in agricoltura è infatti tra le principali cause dell’eutrofizzazione, e contribuisce all’inquinamento dell’aria, alla perdita di biodiversità ed alla riduzione dello strato di ozono.
Per ridurre il suo impatto sugli ecosistemi, un pool di scienziati internazionali, a cui ha partecipato il professore Fabio Bartolini dell’Università di Pisa insieme fra l’altro ad esperti della FAO e della Oxford University, ha stilato per la prima volta delle linee guida (pubblicate sulla rivista Food Nature) per limitarne l’uso nella filiera agroalimentare.
“Tutta la filiera agro-alimentare è responsabile direttamente o indirettamente dell’inquinamento di azoto, il problema non riguarda solo le aziende agricole – spiega Fabio Bartolini - le nostre raccomandazioni cercano di comprendere i possibili interventi che si possono applicare su tutta la filiera, dalla produzione sino alla tavola, compresa la gestione degli sprechi”.