Il mondo nel 2019 ha prodotto 53,6 milioni di tonnellate (Mt) di rifiuti elettronici, una cifra mai toccata prima, corrispondente a 7,3 chilogrammi per abitante.
In testa alla classifica i cittadini europei che raggiungono i 16,2 chili procapite. Lo afferma il rapporto annuale dell’Università dell’Onu e della International Solid Waste Association, secondo cui la cifra è destinata ad arrivare a 74 milioni di tonnellate entro il 2030.
In termini assoluti, l’Asia ha generato il maggior volume di e-waste nel 2019: circa 24,9 Mt, seguita dalle Americhe (13,1 Mt), Europa (12 Mt), Africa (2,9 Mt) e Oceania (0,7 Mt).
Tra i materiali scartati soprattutto plastica e silicio, ma anche grandi quantità di rame, oro e altri metalli preziosi.
Appena il 17,4% viene riciclato. Se venissero tutti recuperati varrebbero 57 miliardi di dollari.