Il risultato? Se fosse un paese il web sarebbe la quarta nazione al mondo in tema di emissioni dopo Cina, Stati Uniti e India, secondo la graduatoria elaborata dal Global Carbon Project: fra gadget hi-tech, server e algoritmi, entra a pieno titolo nella classifica dei Paesi più importanti in tema di CO2. Ne produrrebbe circa 1 miliardo e 850 milioni di tonnellate cubiche l’anno. Significa 400 grammi per ogni utente di Internet.
Insomma, l’uso di social network, videochiamate, chat e videogame online ha una sua impronta di carbonio non marginale. Solo lo streaming video arriverebbe a circa 300 milioni di tonnellate, più di quanto faccia la Spagna.
Emerge così il lato ambientalista dell’sms: ogni messaggio genera solo 0,014 grammi di CO2. La Bbc stima che un tweet abbia invece un’impronta di 0,2 grammi, mentre l’invio di un messaggio tramite un’app di messaggistica come WhatsApp o Facebook Messenger produrrebbe una quantità di carbonio leggermente inferiore all’invio di una mail (che è pari a 4 grammi). Parliamo di una media, perché molto dipende da quel che si invia. Se si allega una foto si arriva infatti a 50 grammi.