Quasi il 90% della deforestazione a livello globale è dovuto all’espansione dell’agricoltura. Gli allevamenti di bovini insieme alle coltivazioni di palma da olio, soia, cacao, gomma, caffè e legno sono stati responsabili del 57% della deforestazione connessa con l’agricoltura tra il 2001 e il 2015, portando via un’area di foreste grande quanto la Germania. È quanto emerge dal report del Wwf ‘Deforestazione e cambiamento climatico: l’impatto dei consumi sui sistemi naturali’.
I 36 miliardi di tonnellate di anidride carbonica immesse ogni anno nell’atmosfera causate delle attività umane hanno portato all’aumento di circa 1,1 C della temperatura media globale, rispetto al periodo preindustriale. Per quanto l’uomo possa adoperarsi per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, non sarà possibile limitare il riscaldamento globale a +1,5 C entro metà del secolo - come previsto dall’Accordo di Parigi - senza preservare la capacità delle foreste e di altri ecosistemi naturali, come le savane e zone umide, di assorbire ingenti quantità di CO2 dall’atmosfera.
Le foreste sono a livello globale il secondo maggior serbatoio di carbonio dopo gli oceani: trattengono complessivamente ben 861 miliardi di tonnellate di carbonio e ogni anno assorbono circa un terzo delle emissioni antropiche di CO2, evitandone l’accumulo in atmosfera. Le foreste, inoltre, forniscono tanti altri servizi connessi con il clima, come la produzione di ossigeno e la regolazione del regime delle piogge.
Questi cruciali servizi vengono tuttavia compromessi quando ecosistemi naturali, come le foreste, vengono distrutti o degradati. Considerando che gli alberi sono costituiti per circa il 20% del proprio peso da carbonio, parte della CO2 assorbita dalle foreste tramite la fotosintesi viene riemessa in atmosfera quando gli alberi vengono tagliati: la deforestazione rappresenta infatti la seconda fonte umana di CO2, con ben 8 miliardi di tonnellate emesse ogni anno dal 2000 ad oggi, periodo in cui è stato perso ben il 10% della superficie forestale mondiale.
Stiamo letteralmente mangiando le foreste del Pianeta, amplificando gli impatti del cambiamento climatico che invece potremmo mitigare proteggendo gli ecosistemi naturali e ripristinando quelli degradati.