Il livello dell’acqua nel Canale di Panama si sta abbassando. A causa della siccità che sta colpendo il paese centroamericano, dallo scorso 24 maggio il pescaggio massimo consentito (che corrisponde alla misura della parte di un’imbarcazione che rimane immersa nell’acqua nel corso delle navigazione) per attraversare l’istmo che collega l’oceano Pacifico con quello Atlantico è stato abbassato a 13,56 metri (13,41 metri a partire dal 30 maggio).
L’unico modo di ridurre il pescaggio è diminuire il peso delle navi e quindi, di fatto, ridurre la quantità di merce trasportata. Per questa ragione, alcune delle aziende attive nel canale hanno annunciato nuove tariffe di trasporto al rialzo a partire da giugno.
Da gennaio a oggi l’autorità del Canale di Panama è intervenuta più volte per imporre una riduzione del pescaggio. Solo ad aprile, per esempio, tale limite per le Neopanamax, le più grandi tra le navi che possono attraversare l’istmo, era stato abbassato da 15,2 a 14,48 metri. Questo perché tra febbraio e aprile è piovuto il 50 per cento in meno rispetto alla media del periodo e i livelli dei laghi artificiali Alhajuela e Gatún, che alimentano il canale, si sono abbassati sensibilmente.
Non è la prima volta che la siccità induce le autorità a ridurre il pescaggio massimo consentito: nel 2016 e nel 2019 era stato diminuito fino a quota 13,11 metri. Ma, secondo le previsioni, a luglio il livello del Gatún, il maggiore dei due laghi, raggiungerà i propri minimi storici.
Secondo il direttore del trasporto marittimo di Flexport Inc Nathan Strang, le restrizioni imposte sul pescaggio causeranno una riduzione del 40 per cento della merce trasportabile sui Neopanamax. Ciò significa che serviranno più navi per trasportare le stesse quantità di prodotti e che quindi potrebbero aumentare i tempi di attesa in coda per le navi per attraversare il canale.
Tra queste, ci sono anche quelle che trasportano gas naturale liquefatto (Gnl). È possibile dunque che a soffrire delle conseguenze della siccità sia anche l’esportazione di gas statunitense, in forte espansione dopo l’invasione dell’Ucraina.