“L’azienda ha informato le organizzazioni sindacali che, in seguito al rigetto dell’istanza avanzata dai Commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria di proroga allo spegnimento dell’altoforno 2, a breve invieranno alle stesse l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per 3.500 unità”. Lo annuncia la Fim Cisl Taranto-Brindisi.
L’impianto fu sequestrato nel giugno del 2015 dopo l’incidente sul lavoro costato la cita all’operaio Alessandro Morricella, investito da una fiammata mista a ghisa incandescente mentre misurava la temperatura del foro di colata dell’altoforno 2.
Fim, Fiom e Uilm hanno "rigettato" la comunicazione di Arcelor Mittal: “È giunto il momento – spiegano le organizzazioni dei lavoratori - di fare chiarezza sul futuro ambientale, occupazionale e industriale di un sito di interesse strategico per il Paese”.