Apple lascia la Cina e punta sull’India

L’obiettivo è realizzare nel paese più popoloso al mondo i prodotti del colosso statunitense. Ma l’operazione rischia di rivelarsi molto costosa

Apple lascia la Cina e punta sull’India

Apple punta a spostare in India l’assemblaggio di tutti gli iPhone venduti negli Usa già a partire dall’anno prossimo, allontanandosi dalla Cina. Sullo sfondo le crescenti ostilità commerciali tra Pechino e Washington.

La spinta sarà probabilmente più profonda e rapida di quanto atteso dagli investitori, allo scopo di reperire dall’India (entro la fine del 2026), con il raddoppio della produzione in poco più di un anno, la totalità degli oltre 60 milioni di iPhone venduti annualmente negli Usa.

L’obiettivo di cambio della produzione in poco più di un anno è, in realtà, pari a una frazione del tempo impiegato da Apple per sviluppare la linea dell’assemblaggio degli iPhone in Cina, un’operazione che ha richiesto quasi due decenni di investimenti ingenti.

La società di Cupertino allo stato attuale dipende dal Dragone in quanto potenza manifatturiera, dove l’azienda realizza molti dei suoi prodotti. Una dipendenza che espone il colosso statunitense alle pesanti tariffe commerciali del 145% imposte dagli Usa contro Pechino (che, a propria volta, ha replicato con contro-dazi del 125%).

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