Pagato più di tutti i colleghi del principale listino di Borsa tedesco, il Dax, mentre i risultati di Mercedes-Benz Group -0,46 per cento destano qualche preoccupazione. Il ceo Ola Källenius, 54 anni, ha guadagnato 12,74 milioni di euro nel 2023, il più “ricco” tra i colleghi delle più grandi società quotate in Germania. Il manager svedese ha superato il capo della Deutsche Börse Theodor Weimer, 64 anni, che ha portato a casa 10,60 milioni, e Belen Garijo, 63, del gigante chimico-farmaceutico Merck (10,53 mln).
Secondo un’analisi dell’agenzia Reuters, questi amministratori delegati sono gli unici tre a superare la soglia dei dieci mln in Germania. Sia Källenius che Weimer hanno beneficiato soprattutto del fatto che l’anno scorso hanno ricevuto bonus degli anni precedenti. Comunque nulla, per dire, in confronto ai 36,5 milioni di Carlos Tavares, numero uno di Stellantis.
Ma il punto centrale è un altro. Källenius non può dirsi completamente soddisfatto per i risultati del gruppo che guida da maggio 2019. Il problema è il mercato: qualche settimana fa la casa di Stoccarda ha rivisto gli obiettivi strategici: 50 per cento di elettriche prodotte al 2030 anziché 100 per cento. Nel 2023 Mercedes ha venduto meno Bev (Battery electric vehicles) rispetto a quanto pianificato. E nel primo trimestre del 2024 le consegne di veicoli fully electric sono diminuite dell’8 per cento.
Complessivamente, nel primo trimestre le vendite hanno raggiunto le 463mila unità, segnando un -17 per cento in Germania e un -12 in Cina. I veicoli elettrici puri hanno rappresentato il 10 per cento delle vendite totali e il 19 per cento includendo le ibride plug-in.