Nel 2022 l’Italia ha prodotto più pomodori di qualsiasi altro Paese europeo, per un giro d’affari di 4,9 miliardi di euro. La criminalità organizzata è da anni infiltrata in questo comparto e continua a controllare molti aspetti della filiera, dalla manodopera al trasporto, fino alla distribuzione.
Le organizzazioni mafiose riescono a fornire prodotti a basso costo ai supermercati grazie soprattutto al sistema del caporalato che, sebbene sia illegale dal 2016, continua a sfruttare la manodopera italiana e straniera.
Secondo l’osservatorio Agromafie, nel 2019 il settore agroalimentare ha rappresentato il 10 per cento del ricavato complessivo di tutte le attività criminali mafiose in Italia. Una cifra corrispondente ad almeno 24,5 miliardi di euro.