L’Italia è entrata in una fase di inedita e accentuata riduzione della sua forza lavoro potenziale.
Visto da qb
“A partite dalle coorti più giovani, in Italia nei prossimi anni andranno progressivamente a ridursi tutte le età lavorative (più che nel resto d’Europa), mentre la popolazione anziana continuerà a crescere. Abbiamo già perso negli ultimi vent’anni 2 milioni di occupati under 35, finora compensati dall'aumento degli over 50. Se però non aumenta l’occupazione giovanile e femminile, convergendo nei prossimi dieci anni ai livelli medi europei, perderemo qualsiasi prospettiva di sviluppo e sostenibilità sociale, condannando l’Italia ad un percorso di declino e squilibri insanabili nel medio-lungo periodo”. È la sintesi proposta dal demografo Alessandro Rosina, curatore del Rapporto Cnel ‘Demografia e Forza Lavoro’.