Nel primo trimestre 2018 si osserva una sostanziale stabilità dell’occupazione rispetto agli ultimi tre mesi del 2017, mentre si conferma una lieve crescita a livello tendenziale.
Il tasso di occupazione destagionalizzato è risultato pari al 58,2%, stabile rispetto al trimestre precedente, ma supera di quasi tre punti percentuali il valore minimo del terzo trimestre 2013 (55,4%), proseguendo nella tendenza al recupero dei livelli massimi pre-crisi (58,8% nel secondo trimestre del 2008). Nonostante sia in crescita su base annua, l'Italia resta penultima nell'Ue, preceduta solo dalla Grecia.
La crescita tendenziale dell’occupazione è ancora interamente determinata dalla componente del lavoro dipendente, mentre quello autonomo continua a diminuire.
Se i contratti a tempo indeterminato tornano a salire dopo due trimestri di calo e i precedenti dieci di aumento, quelli a termine crescono ininterrottamente dal secondo trimestre 2016. L'incidenza dei contratti a tempo determinato sulle attivazioni totali è pari all'80,1%, in aumento rispetto al 77,6% registrato nel primo trimestre del 2017.