Il calo del 9,3% degli occupati a tempo pieno stimato per il 2020 dall’Istat è un’enormità, che tradotta fa oltre due milioni di posti di lavoro persi.
Il presidente della Fondazione Adapt, Francesco Seghezzi avverte: “Quando un posto di lavoro viene perso non è detto che poi un aumento del Pil ricreerà lo stesso posto di lavoro; può portare infatti a creare un altro posto di lavoro o può creare nessun altro posto di lavoro perché magari il Pil cresce in settori che non hanno grande domanda di occupazione”.
Inoltre - prosegue Seghezzi - se è vero che per il 2020 l’Istat prevede un calo degli occupati del 9,3% la crescita ipotizzata per l’anno successivo è del 4,1%, “quindi non torniamo certo ai livelli pre-Covid, anzi siamo distanti”. Se si perdono 2 milioni di posti di lavoro e la crescita di 4 punti (nel 2021) ne fa recuperare circa 900.000, “vuol dire che lasciamo per strada più di un milione di disoccupati”.