Arrivare fino all’estate con i sostegni esistenti: cassa integrazione e blocco dei licenziamenti. Nel frattempo intrecciare tre riforme essenziali: ammortizzatori, politiche attive e previdenza. Per consentire a chi - al termine del blocco - rimarrà senza posto di riqualificarsi e ricollocarsi oppure avvicinarsi alla pensione. Sarebbe questo il piano del governo Draghi.
Per Confindustria il blocco dei licenziamenti deve essere selettivo, solo per i settori in crisi o chiusi dai provvedimenti del governo per contenere l’epidemia. Dal lato dei sindacati c’è, invece, la richiesta di non procedere in modo selettivo, perché “sarebbe complicato decidere chi è in crisi e chi no, all’interno di settori produttivi e filiere stratificati e interconnessi”.