“Questo è il momento di mettere in campo interventi contro la precarietà e i salari bassi, e poi occorre favorire l’occupazione di donne e giovani. Perché la crescita è forte, ma deve essere inclusiva”. È quanto sostiene il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sottolineando che sulla ripresa “tutti i dati sono positivi”, ma “ci sono molte assunzioni a tempo determinato e disuguaglianze di genere che permangono, come l’alta incidenza di part-time per le donne”.
“Nei decenni passati la contrattazione sindacale è stata uno strumento che ha certamente favorito la crescita dell’economia e la distribuzione della produttività – aggiunge Tridico -. Purtroppo oggi abbiamo quasi 900 contratti e questo genera fenomeni di vera e propria pirateria contrattuale. Se considerassimo come soglia un valore intorno ai 9 euro lordi sarebbe coerente con quanto suggerito da una direttiva Ue dell’anno scorso.”
Inoltre – argomenta il presidente dell’Inps - “molti studi provano come il salario minimo sopra una certa soglia aumenti la produttività, perché spinge verso investimenti capital intensive e una più efficiente allocazione del lavoro, non fa aumentare la disoccupazione e fa diminuire il lavoro povero. Non è da trascurare l’impatto sulla qualità della vita e la salute, in particolare dei bambini, oltre che su un maggior gettito per la finanza pubblica.”