Le grandi aziende tecnologiche, insieme a quelle bancarie e farmaceutiche, sono all’avanguardia quando si tratta di persuasione. La fame di talenti, unita a profitti stellari, spinge alla generosità. Già nel 2014, Apple e Facebook hanno fatto notizia quando sono diventate le prime grandi aziende statunitensi ad annunciare la copertura del congelamento degli ovuli per il personale.
“Continuiamo ad ampliare i nostri benefit per le donne, con una nuova politica di prolungamento del congedo di maternità, oltre alla crioconservazione degli ovuli come parte del nostro ampio supporto ai trattamenti per l’infertilità”, ha dichiarato Apple all’epoca.
La raccolta e il congelamento degli ovuli di una donna consente di preservarli dall'invecchiamento all'esterno del corpo. Questo significa che i bambini possono essere concepiti in età più avanzata. Se e quando una donna decide di scongelare gli ovuli, questi possono essere fecondati in laboratorio. La speranza è che almeno uno di questi cosiddetti zigoti si sviluppi in un embrione, anche se non ci sono garanzie di successo.
L’annuncio di Apple ha poi spinto una serie di aziende tra cui Google, Yahoo e Netflix, a offrire benefici simili per il congelamento degli ovuli. E, secondo la società di consulenza Mercer, il numero di grandi aziende statunitensi che offriranno una copertura per il congelamento degli ovuli per motivi non medici è salito al 19% nel 2023, rispetto al 16% del 2022. In Europa, invece, questi vantaggi sono meno comuni.