L’Italia resta fanalino di coda nell’Ue per l’occupazione femminile (a livello nazionale il dato si attesta al 49%): quattro regioni del Sud risultano nel 2020 tra le cinque peggiori a livello comunitario alle spalle solo della Mayotte (23,9%), regione d’oltremare francese.
Nell’anno della pandemia il tasso di occupazione femminile è stato in media in Europa del 62,4% per le donne tra i 15 e 64 anni, ma il tasso in tre regioni italiane si è attestato sotto il 30% (Campania 28,7%, Calabria 29% e Sicilia 29,3%). La Puglia è al 32,8%.
In Germania, la locomotiva d’Europa, la media complessiva delle donne occupate è pari al 73,1%, ma ci sono Lander che superano il 78%.