Un quarto dei lavoratori italiani ha retribuzioni talmente basse che rischia di finire in povertà, sotto i 12 mila euro all'anno. E quando ci finisce, la metà di questi resta povero: percentuale salita al 60% con la crisi Covid.
L’Italia è il quarto Paese per lavoro povero in Europa (11,8% del totale a fronte di una media Ue pari al 9,2%) dopo Romania, Spagna e Lussemburgo.
I dati sono contenuti nel Rapporto della Commissione del ministero del Lavoro sulla povertà lavorativa (riferito a dati Eurostat 2019 e quindi precedenti la pandemia) secondo il quale sarebbe necessario cambiare strategia per sostenere concretamente questi lavoratori.
Tra le proposte c’è l’introduzione di un salario minimo ma anche un sostegno per chi lavora ma ha un reddito troppo basso, una sorta di ‘in-work benefit’.