Germania, il salario minimo salirà a 12 euro?

La prima economia europea ha introdotto il salario minimo federale nel 2015. Ora è 9,60 euro

Il salario minimo salirà a 12 euro?

Da quando i primi salari minimi moderni sono stati introdotti alla fine del 19° secolo in Nuova Zelanda e Australia sono stati molto controversi. Come suggerisce il nome, un salario minimo è l'importo minimo che i datori di lavoro devono pagare ai dipendenti. A livello globale, la maggior parte dei paesi ha una sorta di salario minimo in atto, anche se ci sono spesso molte eccezioni alle regole.

In Germania, il salario minimo federale (pari a 8,5 euro; in Europa solo Francia e Lussemburgo hanno fissato livelli più alti) è stato introdotto nel gennaio 2015, sotto la cancelliera cristiano-democratica (CDU) Angela Merkel, che ha ceduto alle pressioni del partner di coalizione (i socialdemocratici dell’SPD). Poi, scorso mese di luglio, è stato elevato a 9,60 euro. Ed è già programmato il prossimo rialzo. Nello stesso mese del 2022 salirà a 10,45 euro.

Il salario minimo della Germania copre la maggior parte dei lavoratori del paese che hanno più di 18 anni. Ciò include i lavoratori stagionali, indipendentemente dalla loro provenienza. Ma ci sono anche alcune eccezioni alla regola. Gli apprendisti, i lavoratori che partecipano a programmi di promozione del lavoro, i disoccupati di lunga durata nei primi sei mesi dopo il rientro nel mercato occupazionale e i lavoratori autonomi non sono coperti dalla legge sul salario minimo.

Ora Spd e Verdi, che insieme ai liberali dell’Fdp stanno cercando di dare forma al nuovo governo tedesco post-Merkel, avrebbero in testa di portare il salario minimo a 12 euro. La prima economia europea può ‘sopportare’ un aumento del genere? Ciò che sappiamo con certezza è che, quando il salario minimo è stato originariamente implementato in Germania nel 2015, molti temevano che retribuzioni più alte avrebbero indotto le imprese a trasferirsi dove la manodopera era più economica o sostituire i lavoratori con le macchine. Alcuni esperti avevano previsto una perdita occupazionale prossima ai 900.000 posti di lavoro. Nulla di tutto questo è avvenuto.

Nel corso degli anni, tuttavia, gli studi sono giunti a conclusioni differenti. Alcuni non hanno trovato alcuna correlazione tra occupazione e salario minimo. Altri hanno riscontrato impatti negativi, come la riduzione delle assunzioni o un minor numero di ore per i lavoratori. Altri ancora hanno evidenziato alcuni effetti positivi: salari più alti per i lavoratori poco qualificati, riduzione della povertà, introduzione di più innovazione tecnologica e riduzione del turnover dei dipendenti.

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