Il nuovo accordo, che deve ancora essere ratificato dal Parlamento sarà rivedibile ogni cinque anni e applicabile sia al settore pubblico che a quello privato. Tuttavia, le imprese con meno di 25 dipendenti sono esentate dall'applicazione della nuova norma.
Con questa misura l’esecutivo nigeriano tenta di compensare in parte l’aumento dell’inflazione, arrivata già all’11,5%. Infatti il paese, che è il più grande produttore di petrolio in Africa ma la maggioranza degli oltre 180 milioni di nigeriani vive in povertà, si sta faticosamente riprendendo dalla recessione.
Secondo l’Fmi, il Pil aumenterà del 2% nel 2019. Basterà al capo di Stato uscente, Muhammadu Buhari, per ottenere un secondo mandato alle elezioni presidenziali del prossimo 16 febbraio?