Il programma, ‘Work Life Shift’, già dice tutto: il colosso tecnologico Fujitsu ha annunciato che i suoi 80 mila lavoratori in Giappone potranno scegliere di lavorare in modalità smart working.
La scelta della società nipponica segue la simile mossa adottata a maggio da Twitter.
Secondo l’azienda, “si tratta di un nuovo modo di lavorare che implica un’esperienza più responsabilizzante, produttiva e creativa per i dipendenti”.
Ma il management di Fujitsu sa che l’operazione non è priva di rischi: si tratta di combinare gli effetti positivi (tra gli altri, meno pendolarismo e inquinamento, più produttività, minori costi) con quelli negativi (rapporti professionali ridotti, rischio di orario di lavoro no-stop, difficoltà di conciliazione tra i tempi professionali e quelli familiari, ecc.).