“Nelle nomine pubbliche il governo dovrebbe pensare anche al clima e alla conversione ecologica del Paese, oltre che alla trasparenza delle decisioni”. Così la deputata di LeU Rossella Muroni chiede al governo di compiere “scelte coerenti” sulle ormai prossime nomine pubbliche e si concentra in particolare “sui nuovi vertici dell’Eni”, in un’interrogazione al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia Roberto Gualtieri, dello Sviluppo Economico Patuanelli e dell’Ambiente Costa.
“Questo perché – spiega Muroni – sarebbe opportuno orientare il processo produttivo italiano verso pratiche virtuose sul piano ambientale e sociale, indirizzare gli investimenti sulla strada dello sviluppo sostenibile e della transizione energetica. Invece l’Eni, mentre in tutto il mondo si parla di lotta ai cambiamenti climatici e di decarbonizzazione, nel 2018 produce 1,9 milioni di barili al giorno. Ma nei prossimi anni si dovranno ridurre decisamente i consumi di petrolio e gas per rispettare l’Accordo di Parigi – osserva Muroni – e abbandonare i combustibili fossili è una condizione non più negoziabile. Ancora oggi però l’Eni sembra proiettata verso un futuro di espansione delle estrazioni di petrolio e gas. Dovrebbe invece immediatamente accelerare su rinnovabili e efficienza energetica”.
“È per questo che l’Eni ha bisogno di un cambiamento – conclude Muroni – si tratta di un cambiamento necessario che passa attraverso la scelta di nuovi vertici”.