Un passo avanti nella ricerca della fusione magnetica, la tecnologia che mira a riprodurre a livello industriale l’energia delle stelle. Si tratta di uno dei principali campi di ricerca per l’energia del futuro, basata sulla fusione di due atomi di idrogeno, in pratica la reazione fisica che alimenta il Sole e tutte le altre stelle. E ha un vantaggio importante: non emette gas serra.
L’Eni ha annunciato che la società Cfs, partecipata dal gruppo italiano come maggiore azionista e dal Mit di Boston, ha condotto con successo il primo test di un supermagnete che dovrebbe contenere e gestire la fusione nucleare di deuterio e trizio.
Cfs prevede di costruire entro il 2025 il primo reattore sperimentale e di produrre energia per la rete già nel prossimo decennio.