“L’Algeria, chiamata dall’Europa a fornirle il gas, ha preferito consolidare la partnership con l’Italia a danno della Spagna, che non beneficerà più della stessa considerazione di prima da parte dell’Algeria, a causa della svolta. La recente visita ad Algeri di Mario Draghi è uno schiaffo dato al paese iberico dopo la sua svolta sulla questione del Sahara occidentale”. È quanto sostiene il sito algerino ‘Dernieres Info d’Algerie’ (Dia) riferendosi all’appoggio di Madrid al Marocco contro l’indipendentismo della desertica ex-colonia spagnola, sostenuto invece da Algeri.
“In tal senso, si prevede che il prossimo maggio il Presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune, si recherà in visita di lavoro in Italia per consolidare ulteriormente i secolari rapporti bilaterali con l’Italia - osserva Dia -. A tal fine, Mario Draghi, ha affermato che il suo Paese sta lavorando per rafforzare e consolidare ulteriormente le sue relazioni di cooperazione con l’Algeria, principale partner commerciale dell’Italia nel continente africano.”
La missione algerina di Draghi non è passata inosservata in Spagna, fortemente dipendente dal gas nordafricano. E in alcuni settori dell’opinione pubblica iberica si fanno strada, dopo la nuova intesa sulle forniture energetiche fra Roma e Algeri, timori per un possibile indebolimento della posizione spagnola in materia.
A Madrid stanno infatti arrivando dal Paese maghrebino segnali di forte malcontento, legati a questioni geopolitiche. Da quelle parti non è per nulla piaciuta la recente presa di posizione del governo di centrosinistra spagnolo in favore del Marocco — principale rivale regionale dell’Algeria — sulla spinosa questione del Sahara Occidentale, territorio conteso da molti anni fra Rabat e indipendentisti sostenuti da Algeri. Una svolta improvvisa, dopo decenni di neutralità strategica, che ha permesso al premier Pedro Sánchez di annunciare la fine di una crisi diplomatica e l’inizio di una “nuova partnership” con il Marocco. Ma a cui gli algerini hanno reagito richiamando in patria l’ambasciatore a Madrid e minacciando di aumentare il prezzo del gas.
Così, mentre l’asse energetico Algeria-Italia si scalda, in Spagna i media conservatori si scagliano contro Sánchez, accusato di aver compromesso i rapporti con il Paese nordafricano. “Mentre si distanzia dal nostro Paese, l’Algeria, uno dei nostri principali fornitori di gas naturale, ha avviato un non celato avvicinamento all’Italia. Non c’è dubbio che il prossimo fallimento del governo sarà quello di aver perso l’occasione per la Spagna di diventare il principale centro di distribuzione del gas algerino per tutta l’Europa, in favore dell’Italia”, sostiene El Mundo. Critiche a cui fanno eco quelle dell’opposizione (Partito Popolare e Vox).
La risposta dell'esecutivo arriva con messaggi volti a tranquillizzare gli animi più irrequieti, in un contesto di tensioni sociali dovute al caro-bollette in crescendo da mesi. “Le forniture di gas dall’Algeria sono garantite”, ha affermato la portavoce del governo Isabel Rodríguez, aggiungendo che “la situazione dell’Italia non è paragonabile a quella spagnola”, visto che “la dipendenza dell’Italia dal gas russo è del 40%” mentre quella della Spagna è “dell’8%”.