“Il 31 marzo i nostri stoccaggi di gas erano pieni per oltre il 58 per cento: è il livello più alto mai registrato in questo periodo dell’anno”. Con una certa soddisfazione, la Commissione europea ha comunicato il dato.
Secondo l’organo esecutivo dell’Ue, “questo è il risultato della nostra efficace diversificazione delle forniture energetiche, degli sforzi dei cittadini e delle imprese per ridurre la domanda di gas e dei nostri investimenti nelle energie rinnovabili, i tre pilastri del piano REPowerEU. Tale stoccaggio significa che i mercati sono sempre più stabili, i prezzi sono tornati al pre-guerra e l’Europa può iniziare a rifornirsi con fiducia per la stagione di riscaldamento del prossimo inverno”.
L’Europa – ha dichiarato la commissaria all’Energia Kadri Simson - sta uscendo dal secondo inverno dopo l’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia. Nonostante i molti timori, ne siamo usciti più forti di prima, con una maggiore sicurezza e solidarietà energetica e un mix energetico più pulito”.
Un piccolo dettaglio. Simson non ha fatto cenno al cambiamento climatico in atto: l’inverno appena passato non è stato un vero inverno. Piuttosto, una specie di autunno. E ciò evidentemente influisce, e non poco, anche sui consumi di gas.