I parchi solari europei hanno prodotto talmente tanta energia elettrica da farne crollare il prezzo sotto lo zero. È quanto accaduto, secondo i dati di Epex Spot SE, lo scorso 4 luglio tra le 13 e le 15 in Germania, il più grande mercato energetico dell’Ue.
Si tratta in realtà di un fenomeno sempre più frequente da quando il Vecchio continente ha accelerato la corsa per costruire parchi solari più convenienti in risposta alla necessità di ridurre la domanda di combustibili fossili.
In particolare, il prezzo negativo dell’energia si forma in borsa quando per chi la produce diventa più vantaggioso pagare i consumatori per utilizzare più elettricità che arrestare l’impianto. Una pratica peraltro di fatto quotidiana anche nei Paesi Bassi (grazie all’energia solare prodotta sui tetti).
Una certa eccezionalità nella diminuzione del 4 luglio è comunque riscontrabile, visto che è stato raggiunto un livello finora toccato soprattutto durante il fine settimana, quando è piuttosto frequente che i prezzi dell’energia scendano sotto lo zero a causa della domanda inferiore. È invece insolito che ciò avvenga nel corso della settimana (come appunto nel caso tedesco osservato lo scorso 5 luglio).