Nonostante gli sforzi per promuovere le fonti rinnovabili, il carbone ha sorpassato l’energia eolica come il più grande contributore energetico alla rete tedesca nei primi sei mesi del 2021. I dati arrivano mentre la Germania cerca di accelerare l’abbandono delle centrali a carbone.
La produzione di elettricità da fonti energetiche ‘convenzionali’ è aumentata del 20,9% nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel complesso, le fonti energetiche convenzionali – tra cui carbone, gas naturale ed energia nucleare – hanno costituito il 56% (con il carbone al livello del 27%) dell’elettricità totale immessa nella rete nella prima metà del 2021.
Il contributo dell’energia eolica, al contempo, è diminuito rispetto all’anno precedente dal 29% al 22%. Le energie rinnovabili in totale sono diminuite durante la prima metà di quest'anno, passando dai principali produttori di elettricità a comprendere il 44%.
Ma cosa ha portato all’improvvisa caduta dell’energia eolica? La mancanza di vento da gennaio a marzo di quest’anno ha ridotto drasticamente la quantità di elettricità prodotta dalle turbine eoliche. Dunque, la responsabilità è del meteo.
Un ostacolo in più sul percorso disegnato da Berlino: eliminazione completa dell’energia nucleare entro il 2022 e delle centrali elettriche a carbone entro il 2038.