Alla fine ha ceduto anche lui. Il ministro Verde dell'Economia, Robert Habeck, si è convinto che non c’è nulla da fare. I rischi per la prima economia europea sono troppo grossi per il prossimo inverno.
Sulla base di un quadro critico Habeck ha accettato il prolungamento di due dei tre impianti nucleari tedeschi ancora in funzione: Neckarwestheim 2 (nel Baden-Wuerttenberg) e Isar 2 (in Baviera). Il terzo, Emsland (in Bassa Sassonia), chiuderà come previsto il 31 dicembre.
Il ministro dell’Economia ha presentato i risultati di uno stress test sulla rete elettrica e ha motivato la decisione di rinviare ad aprile 2023, anziché a dicembre di questo anno, l’uscita definitiva dal nucleare con la tutela della sicurezza energetica.