Svolta green in Australia: quasi la metà delle grandi imprese del continente sta passando alle fonti rinnovabili più economiche, perché le bollette energetiche in aumento minacciano i loro profitti. Lo sottolinea l’ultimo rapporto del Climate Council, mostrando che questa transizione sta avvenendo anche per ragioni di portafoglio: i prezzi del gas sono lievitati di tre volte in cinque anni e la bolletta energetica delle famiglie e delle piccole imprese è salita dell’80% rispetto a un decennio fa.
Molte aziende hanno cercato di risparmiare ricorrendo ad alternative green: la capacità di generare la propria energia solare è raddoppiata in meno di due anni. E, durante l’estate, le fonti rinnovabili hanno generato più elettricità rispetto al carbone.
I risparmi sui costi energetici hanno dato alle aziende maggiore stabilità e sicurezza economica, favorendo l’espansione e l’assunzione di più dipendenti. Il prossimo passo sarà probabilmente quello di investire anche nello stoccaggio delle batterie, per diminuire ulteriormente la dipendenza dalla rete energetica.
Il Clean Energy Regulator ha dichiarato che l’obiettivo del 2020 sulle energie rinnovabili del governo australiano è stato raggiunto da progetti che sono stati ultimati, commissionati o in costruzione.
L’aumento del costo dell’energia rappresenta la principale preoccupazione per le aziende per il prossimo decennio. Ecco perché sono già 131 le principali imprese del mondo che hanno scelto di passare al 100% di alimentazione da energie rinnovabili.
Renewables & Business: cutting prices & pollution (Climate Council)