Vent’anni fa British Petroleum cambiò la ridenominazione sociale in Bp, accompagnata dallo slogan ‘Beyond Petroleum’ (oltre il petrolio) e dal nuovo brand ‘Helios’ che richiama il sole e quindi le rinnovabili. Ora il colosso britannico è di nuovo nel mirino.
Bp è stata messa sotto tiro per continuare a privilegiare i combustibili fossili rispetto all’energia verde, dato che nel 2023 prevede di spendere il doppio per i progetti di petrolio e gas rispetto agli investimenti nelle energie rinnovabili. L’azienda ha stanziato 7,5 miliardi di dollari per i progetti su petrolio e gas, contro una cifra compresa tra i 3 e i 5 miliardi di dollari per l’energia verde.
L’azienda si sta muovendo, a dispetto dei cambiamenti annunciati già da due decenni, molto lentamente verso fonti energetiche rinnovabili, che comunque all’inizio del 2025 costituiranno la prima fonte di energia elettrica nel mondo.
“Dove si spendono i soldi dice molto sulle priorità - ha dichiarato Mike Childs, responsabile delle politiche di Friends of the Earth -. È stupefacente che, nel bel mezzo di un’emergenza climatica, Bp stia pianificando di investire miliardi di dollari in più nei combustibili fossili che riscaldano il pianeta piuttosto che nelle energie rinnovabili pulite e verdi”.