La Norvegia è un paese ritenuto ‘green’ e attento all’ambiente. E, in effetti, è così. Molti indicatori, a cominciare dalla diffusione delle auto elettriche, confermano una certa sensibilità verde da parte dei norvegesi.
Ma da quando il Paese ha scoperto, da vent’anni, di poter estrarre petrolio, che lo fatto diventare ricco, Oslo non riesce a staccarsi da questa dipendenza.
Tanto che la società statale norvegese Equinor ha deciso di aumentare la produzione nel giacimento di Johan Sverdrup nel Mare del Nord, raggiungendo i 470 mila barili al giorno nel mese di maggio.
Si tratta di un incremento di 30 mila barili al giorno in più del previsto, che nelle attuali condizioni di sovrapproduzione e di ‘guerra del petrolio’ tra i produttori complicherà ulteriormente il mercato del greggio.
E secondo le previsioni, alla fine del 2022, la Norvegia potrebbe essere in grado di estrarre 690 mila barili al giorno.
Intanto prosegue la caduta libera dei prezzi del petrolio. Tanto da spingere alcuni a preconizzare che il valore al barile possa scendere fino a 10-15 dollari.