Pensioni e assistenza, sanità, debito pubblico e istruzione. Queste quattro voci da sole assorbono oltre il 61% delle tasse pagate dagli italiani e che emergono dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche.
È quanto emerge dall’ultima fotografia sulla destinazione delle imposte contenuta nel documento lasciato da Ernesto Maria Ruffini dopo le sue dimissioni da direttore dell’agenzia delle Entrate e aggiornato a novembre 2024.
Il 21% finisce per pagare pensioni e assistenza, alla sanità va il 19% (2,1 miliardi) – per questa voce di spesa rispetto a quattro anni fa la destinazione è in leggera flessione - e l’11% serve per saldare gli interessi del debito pubblico.
Per sostenere l’istruzione i contribuenti italiani mettono sul piatto 1,2 miliardi di imposte versate (10,8%). A sport e cultura arrivano solo 262 milioni, il 2,3% del totale.