L'Ue rinvia la resa dei conti con il governo italiano. È questo l’esito dell’Eurogruppo (la riunione dei 19 ministri dell’Economia dell’Eurozona) di lunedì 5 novembre tra Roma e Bruxelles, che però si aspetta "un bilancio nuovo e rivisto" entro il 13 novembre.
"Non c'è né scontro né compromesso" con l'Ue, ha detto Tria, ma la manovra "non cambia, stiamo discutendo". L'Italia infatti, è il messaggio, non vuole rompere con l'Ue né ritiene di essere una minaccia per l'Eurozona, però allo stesso tempo non intende modificare la sua manovra e vorrebbe vedersi riconoscere un'eccezione nell'ambito delle regole esistenti.
La doppia scadenza resta, pertanto, quella del 13 e 21 novembre, quando a parlare per prima sarà la risposta dell'Italia alla Commissione e, successivamente, la nuova valutazione di Bruxelles e il suo rapporto rivisto sul debito italiano.
"L'Italia deve presentare una nuova bozza di bilancio nella speranza che ci siano passi avanti" per portare la manovra "in linea con le regole di bilancio Ue", ha avvertito chiaramente il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno.
Il concetto è stato ribadito anche durante l'incontro bilaterale tra Moscovici e Tria: "Sono persuaso - ha detto il commissario agli Affari Economici e Monetari - che il ministro abbia compreso la necessità che l'Italia agisca nel quadro delle regole fiscali europee".