Il meccanismo è semplice: le amministrazioni segnalano all’Agenzia delle Entrate i casi sospetti di evasione in relazione ai tributi locali e l’Agenzia a partire da questi dati verifica che non esistano irregolarità o mancati pagamenti sulle imposte nazionali.
Quest’anno il bottino per le amministrazioni locali è stato tuttavia più magro: le somme spettanti relative all’attività di accertamento 2019 hanno raggiunto i 7,8 milioni di euro, con un calo del 31,8% rispetto al 2018. Numeri in ogni caso lontani dai record degli anni passati se si pensa che (ad esempio) nel 2014 la cifra aveva toccato i 21,2 milioni.
L’analisi mette in evidenza poi come lo strumento sia stato adottato fino ad ora da un numero relativamente basso di comuni (il 5,1% del totale).