La maggior parte dei lavoratori dipendenti italiani paga sempre più imposte. Perché?

Ecco come il fiscal drag ha annullato tutte le modifiche normative sul taglio dell’Irpef attuate negli ultimi anni

La maggior parte dei lavoratori dipendenti paga sempre più imposte. Perché?

Il reddito disponibile dei lavoratori dipendenti italiani è diminuito per quasi tutte le classi di reddito tra il 2014 e il 2024.

La motivazione principale - come indicato dall’ultimo report dell’Ufficio parlamentare di bilancio - è che il fiscal drag, una delle conseguenze dell’inflazione, ha più che annullato tutte le misure degli ultimi anni che miravano, al contrario, a ridurre il carico fiscale per i lavoratori italiani, come la decontribuzione attualmente in vigore per le retribuzioni entro i 35 mila euro.

La crescita del valore nominale del reddito complessivo, che si verifica nei periodi di inflazione, determina, in presenza di una struttura progressiva dell’imposta, un aumento automatico dell’incidenza media, anche se il reddito lordo non aumenta in termini reali: tale fenomeno è noto come fiscal drag.

Con il risultato che, rispetto a 10 anni fa, la maggior parte dei lavoratori dipendenti italiani paga più imposte ogni anno, con la conseguente riduzione del reddito disponibile.

Per i lavoratori dipendenti senza carichi familiari con redditi imponibili percepiti nel 2024 tra 10 mila e 30 mila euro la riduzione del reddito disponibile annuo rispetto al 2014 oscilla tra i 321 euro (-3,21 per cento) e i 284 euro (-0,94 per cento). 

Per i contribuenti che nel 2024 percepiscono invece 35 mila euro, il reddito disponibile è aumentato lievemente, di 85 euro annui: è l’unica classe di reddito per cui la variazione è positiva.

Per tutti i redditi superiori, il saldo tra modifiche normative e drenaggio fiscale risulta negativo: per coloro che percepiscono 100 mila euro il reddito disponibile diminuisce di poco più di mille euro.

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