Ennesimo record del debito pubblico italiano. Secondo le rilevazioni di Bankitalia, contenute nella pubblicazione sulla Finanza pubblica, a maggio il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 6 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.686,8 mld.
A fronte di una progressione così rilevante del debito pubblico cosa fare? Secondo la Modern Monetary Theory (MMT), ben raccontata da Stephanie Kelton, uno Stato con sovranità monetaria potrebbe evitare di emettere debito pubblico, potendo finanziare con la sua moneta tutto ciò di cui c’è bisogno. La sovranità monetaria comporta comunque tre condizioni: disporre di una propria moneta da poter gestire liberamente; non legare la propria valuta ad altre, come nel caso di Venezuela, Niger, Bermuda; non indebitarsi pesantemente in altre monete, come hanno fatto ad esempio Brasile, Argentina, Turchia, e Ucraina.
Il problema è che i paesi dell’Eurozona, tra questi l’Italia, non possono applicare la MMT. Eppure potrebbe: l’euro è la seconda valuta di riserva mondiale (la terza è lo yen) e l’Eurozona ha anche i conti con l’estero in forte attivo (quindi spende al suo interno meno di quello che potrebbe permettersi).
Fino a quando i 19 paesi aderenti all’Eurozona non faranno una scelta di questo tipo, secondo la MMT, il debito è destinato a restare un rilevante problema. Specialmente per l’Italia, che denuncia il livello più alto in termini assoluti.