L'Italia e il suo governo sono la principale preoccupazione in Europa. Ma la Spagna è il paese più in difficoltà rispetto alle regole di bilancio dell'Ue: è l'unico con un disavanzo superiore al 3% del Pil, dopo l’uscita della Francia dalla procedura per disavanzo eccessivo. È un serio campanello d'allarme per Mariano Rajoy.
Nel 2017 il rapporto deficit/Pil si è chiuso al 3,1%, mentre per quest’anno la stima della Commissione europea è fissata al 2,7%. E per il 2019 occorrerà una correzione dello 0,65%. Circa 7 mld di euro.
L’accusa di Bruxelles è di aver optato per politiche espansive nonostante il debito pubblico fosse molto elevato. È la riforma delle pensioni – che prevede l’aumento degli importi – ad essere entrata nell’occhio del ciclone.
Il timore principale riguarda la capacità della Spagna di assorbire gli choc esterni: l’escalation del prezzo del petrolio e il probabile aumento nella primavera del 2019 dei tassi di interesse. L’instabilità dell’Italia si inserisce in questo quadro, rendendolo più grigio. Se la terza economia dell’Ue dovesse avere seri problemi, la Spagna sarebbe molto probabilmente coinvolta. Il paese iberico, infatti, ha un problema con il debito: quello pubblico è pari al 100% del Pil, quello privato al 250% e quello estero è crescente. La disoccupazione è ancora molto alta. Tutti ingredienti per un sicuro contagio, ha avvertito Bruxelles.